Gli orti pubblici hanno consentito di valorizzare gli spazi sottraendoli al degrado ed alla marginalità, per la tutela dell’ambiente ed il miglioramento della qualità urbanistica dei luoghi e di sostenere la socialità e la partecipazione dei cittadini e la relativa possibilità di aggregazione, l’impiego del tempo libero in attività che favoriscano la vita all’aria aperta favorendo la coesione ed il presidio sociale. L’obiettivo è anche quello di sostenere la produzione alimentare biologica e biodinamica e la coltivazione di alimenti a km zero e stagionali per il consumo familiare o collettivo in una prospettiva di miglioramento della qualità della vita che inizia dall’alimentazione, nonché favorire attività didattiche nei confronti di giovani o di quanti desiderino avvicinarsi a questo tipo di attività (prevenzione ed educazione ambientale).
E ancora valorizzare le potenzialità di iniziativa e di auto-organizzazione dei cittadini, nell’ottica di promuovere la responsabilità civica nel prendersi cura dei beni comuni, favorire lo scambio intergenerazionale e interculturale e favorire attività terapeutiche di supporto a processi di riabilitazione fisica e psichica.